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Favole di Jean de La Fontaine, IV - I due Muli

Un Mulo che portava sulla schiena dei sacchi d'or per conto dello Stato, tutto superbo camminava a lato d'un altro Mulo carico d'avena. Agitando la criniera colla bella sonagliera del nemico ei fu cagione che attirasse sull'oro l'attenzione. Tratta dal buon bottin ecco una banda piomba sul regio Mulo, e una tempesta di colpi piove a lui sopra la testa che invan sospira e ragli al cielo manda. - Poveretto, - esclama, - a morte mi conduce l'alta sorte! Te felice che d'avena, non di tesor hai carica la schiena! - Buon amico, è questo il guaio, degl'impieghi illustri ed alti, - gli rispose il camerata: - meglio il mulo d'un mugnaio che il dover far certi salti -.

Un Mulo che portava sulla schiena
dei sacchi d'or per conto dello Stato,
tutto superbo camminava a lato
d'un altro Mulo carico d'avena.
Agitando la criniera
colla bella sonagliera
del nemico ei fu cagione
che attirasse sull'oro l'attenzione.

Tratta dal buon bottin ecco una banda
piomba sul regio Mulo, e una tempesta
di colpi piove a lui sopra la testa
che invan sospira e ragli al cielo manda.
- Poveretto, - esclama, - a morte
mi conduce l'alta sorte!
Te felice che d'avena,
non di tesor hai carica la schiena!

- Buon amico, è questo il guaio,
degl'impieghi illustri ed alti, -
gli rispose il camerata:
- meglio il mulo d'un mugnaio
che il dover far certi salti -.