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Favole di Jean de La Fontaine, VI - La Mucca, la Capra e la Pecora in società col Leone

Si narra che una volta stringesser comunella la Pecora, la Mucca, la Capra lor sorella, col gran signor del luogo che detto era Leone, a questa condizione: che ognun insieme i danni e gli utili mettesse. Ben stabiliti i patti avvenne che cadesse un cervo nella fossa un dì della capretta, che onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta.

Giunto il Leone, esclama: - Faremo quattro parti -. E subito coll'unghie straccia la bestia in quarti. La prima se la piglia e ciò per la ragione ch'egli è Messer Leone. - Un'altra parte - aggiunge, - ancor spettami in sorte perché sono il più forte. La terza me la piglio perché sono il Leone, e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi lo mangio in un boccone -.

Si narra che una volta stringesser comunella
la Pecora, la Mucca, la Capra lor sorella,
col gran signor del luogo che detto era Leone,
a questa condizione:
che ognun insieme i danni e gli utili mettesse.
Ben stabiliti i patti avvenne che cadesse
un cervo nella fossa un dì della capretta,
che onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta.

Giunto il Leone, esclama: - Faremo quattro parti -.
E subito coll'unghie straccia la bestia in quarti.
La prima se la piglia e ciò per la ragione
ch'egli è Messer Leone.
- Un'altra parte - aggiunge, - ancor spettami in sorte
perché sono il più forte.
La terza me la piglio perché sono il Leone,
e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi
lo mangio in un boccone -.